Una notte nel Giardino degli Dei
Parco Nazionale del Pollino, 24-25/06/2016
Un caldo afoso questi giorni, di quelli che non ti fanno venir tanta voglia di camminare nelle ore centrali della giornata. Unica possibile alternativa, resta quella di camminare quando il sole è basso, o meglio ancora, di notte! La notte tra sabato e domenica, c’è luna nuova e dovrebbe mantenersi sereno, perciò, comincia ad emergere l’idea di compiere un’escursione notturna, per cercare di immortalare il firmamento, che solo in montagna, lontano dalle luci delle città è possibile osservare. Partiamo quindi il pomeriggio di sabato, dalla località Acqua Tremola, puntando direttamente verso la cresta Nord di Serra di Crispo, dalla quale si dovrebbe poter godere anche di un bel tramonto. Quindi, una volta giunti alla Piana di San Francesco, tiriamo diritto lungo tracce di sentiero, che guadagnano il percorso della ferrovia di Rüeping in corrispondenza del punto in cui questo, taglia la cresta Nord. C’è tanta umidità, e nonostante la temperatura gradevole, si suda molto e ci sono tanti insetti, tra cui moltissime zanzare! Insomma, la progressione non è particolarmente gradevole, ma raggiungiamo un buon punto panoramico della cresta, poco prima del tramonto, dal quale assistere a questo miracolo che si perpetua ogni giorno. Come speravamo, le luci calde del tramonto dipingono cielo, ancora popolato dalle ultime nubi della giornata. Lentamente, varie tonalità di delicati colori, si susseguono, fondendo tra loro cielo e terra, mentre la luce cala, fino a spegnersi nell’oblio della notte.
Appagati da tanta bellezza, riprendiamo a camminare lungo la cresta, che dopo un tratto sgombro dalla vegetazione, ne presenta un altro, decisamente intricato. Se con le luci del giorno, questo tratto si supera con relativa semplicità, di notte, senza luna e con la sola luce della lampada frontale diventa decisamente più complicato. Nonostante la temperatura sia calata ulteriormente, si suda tanto a causa della forte umidità. Per lo stesso motivo, cominciamo a pensare che non sia la serata migliore per fotografare le stelle, ma continuiamo ad avanzare nella boscaglia intricata, fino a sbucare nel fantastico “Giardino degli Dei”. Siamo ormai vicini alla vetta e sono passate due ore dal tramonto. E’ ancora presto, ma la visione è già mozzafiato! Mangiamo qualcosa nell’attesa, ai piedi di un grosso pino loricato mentre ci godiamo lo spettacolo. Man mano che ci allontaniamo dal crepuscolo, l’umidità cala e le tenebre diventano sempre più profonde, amplificando la visione delle stelle. Mentre scendiamo dalla vetta, cerchiamo pini loricati che si prestino a posare per le nostre foto sotto questo splendido firmamento! Sulla Serretta della Porticella troviamo le condizioni migliori per evidenziare la via lattea tra i rami contorti di questi giganti della terra! Questo spettacolo è sulle nostre teste ogni notte, ma per vederlo in tutto il suo splendore occorre salire in alto e allontanarsi dalle città, che purtroppo, con il loro inquinamento, sia atmosferico che luminoso, occultano questa meraviglia agli occhi di tutti noi!
A malincuore abbandoniamo questo posto magnifico puntando verso la fontana di Pitt’accurc’ e quindi scendendo a Piano Iannace. Nelle tenebre e nel silenzio della notte, è facile percepire la presenza degli animali notturni, nonostante sia quasi impossibile vederli. Ad un certo punto la nostra torcia frontale illumina gli occhi di un predatore notturno. Dalla forma delle pupille sembra un felino o al più una volpe! Difficile da capire, ma ci scruta dal fitto del bosco, spostandosi guardingo senza fare rumori! Completiamo la nostra discesa verso l’auto, dove schiacciamo un pisolino fino all’alba, prima di metterci in viaggio nuovamente verso casa. Simili spettacoli naturali, un tempo quasi scontati, si stanno pian piano perdendo nello spettro cognitivo di molte persone, che ormai non alzano più gli occhi al cielo di notte, e anche facendolo, vedrebbero solo il riverbero delle luci artificiali che illuminano la città.