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Serra delle Ciavole incorniciata nella Gola di Barile
Serra delle Ciavole incorniciata nella Gola di Barile

Da Cerchiara a Sant’Anna

Parco Nazionale del Pollino, 26/07/2015

Si sa, in questo periodo e con queste ondate di caldo, il pericolo di temporali pomeridiani è concreto, e noi preferiamo evitarli, per quanto possibile. Decidiamo quindi di fare un’uscita in mountain bike, tale da poter rientrare prima del pomeriggio. Partiamo dall’abitato di Cerchiara di Calabria, che non sono ancora le sette, ma il caldo si fa già sentire, anche perché si parte subito in forte e continua salita su asfalto. Saliamo prima lungo la strada che porta a San Lorenzo Bellizzi e poi lungo la stradina, sempre asfaltata, che conduce a Plataci e Alessandria del Carretto.

Arrivati sotto la mole di Monte Sparviere, deviamo su una strada a fondo naturale, parte della via dei Briganti, che ancora in forte salita punta verso Lagoforano. In alcuni punti la strada è ormai franata, ma si passa, prestando molta attenzione. Dopo alcuni saliscendi, usciamo dal bosco di Monte Sparviere e siamo al cospetto delle grandi Timpe. L’imponente Timpa di San Lorenzo e la caratteristica Falconara, si mostrano in tutta la loro fiera bellezza. Proseguiamo ancora in salita, verso Colle di Conca per poi scendere perso la chiesetta di Sant’Anna. C’è un via vai di fuoristrada, perché, come avremo modo di apprendere, alla chiesetta, fanno festa, con canti, balli e processione. Durante la discesa, notiamo un’indicazione per una fontana. Evitiamo quindi di arrivare alla chiesetta, troppo affollata per i nostri gusti, e deviamo per la fonte. Saliamo, costeggiando una recinzione fino a raggiungere la bella sorgente. Si trova un po’ più giù di dove indicato dalle carte e che conoscevamo come fonte di Sant’Anna. L’abbiamo cercata più volte senza trovarla, mentre ora è stata segnalata e chiamata Sorgente Palazzo. Ci rinfreschiamo con le sue fresche acque, mentre un gheppio è intento a cacciare, proprio vicino a noi, sotto le alte pareti della Timpa di San Lorenzo. Dalla sorgente, traversiamo la steppa, sotto le pareti della Timpa di San Lorenzo per raggiungere il sentiero che conduce alla vetta. Scendiamo lungo il sentiero, fino a tornare sulla strada, nei pressi di una Masseria. Qui imbocchiamo una stradina, molto dissestata, in forte discesa, che aggira la Timpa a nord e che conduce sulla strada che sale da San Lorenzo Bellizzi. Prestiamo molta attenzione a non cadere e raggiunta la strada la percorriamo verso il paese, prima su sterrato in discesa e poi su asfalto in salita. Dall’abitato di San Lorenzo, mancano ancora più di duecento estenuanti metri di dislivello in salita, sotto il sole di mezzogiorno, fino a scollinare finalmente e goderci la meritata discesa. Un’escursione sicuramente faticosa, per via del caldo, della lunghezza (oltre 52km) e del dislivello colmato (circa 1600m), ma raggiunge uno degli angoli più aspri e meno conosciuti del Pollino. Una zona ricca di stradine che collegano le varie masserie e dalla vegetazione bassa, che non offre molto riparo dal sole. Una zona quindi, sicuramente più piacevole da visitare in bicicletta piuttosto che a piedi.